A Viareggio la nuova Napoli

Starnuti, balconi e preferenze verso chi si comporta male o chi sceglie i loro fornitori.
La sicurezza è un optional portato avanti dal privato, che non ha però molti mezzi per difendersi.

Starnuti di quartiere

I napoletani del mio quartiere
non parlano: tossiscono.
Non scrivono: starnutiscono.
Non denunciano: segnalano.

Un colpo di tosse alle 8:
“È uscito quello che si veste bene.”
Uno starnuto alle 9:
“Sta passando la signora col cane.”
Altro colpo di tosse insistente alle 10:
“La merce è nella macchina. La solita tossica è entrata, assicuratevi che paghi.”

Le scimmie hanno le liane.
Loro hanno i balconi.
Ma non c’è poi tanta differenza tra questi e le scimmie. Il modo di comunicare non si è evoluto dai primati.

Il sistema immunitario del degrado

Lo Stato non c’è.
C’è il sistema immunitario del quartiere.

Disgraziati in tuta,
con la bocca secca e la pancia vuota,
che decidono chi è sospetto
e chi è solo troppo pulito e da spennare poi.

La sicurezza è una preferenza.
La giustizia è una digestione.

Lo sbirro napoletano

Ogni tanto arriva lo sbirro napoletano.
Non in divisa: in camicia.

Si siede, mangia, ride.
“Quella là va ridimensionata. Non ascolta e parla sempre. Avrò pure la terza media ma posso insegnare pure a lei e famiglia perché ho sempre rispettato chi dovevo.”

Non apre un fascicolo.
Apre il frigo.

Non firma un verbale.
Firma il tovagliolo.

Firmato:

La Papessa Production
Viareggio,
Ottobre 2025

Questo documento è parte di una serie di atti performativi e visivi per la denuncia del degrado sistemico e della corruzione mafiosa, che prende piede grazie all’inerzia di chi mangia come un’idrovora i soldi pubblici per agire e non lo fa. Lasciando potere nelle mani di chi distrugge, come un cancro, questo Stato.

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