Una storia di radici invisibili e sguardi che non salvano
Mi hanno messa qui.
Nel recinto.
Nel ruolo che non disturba.
Mi hanno detto: “Fai fiorire, ma non parlare.”
“Taglia, ma non costruire.”
“Cura, ma non creare.”
Voi siete il verde che non respira.
Siete il silenzio che giudica.
Siete il potere che si traveste da paesaggio.
Io vi vedo.
Sotto le foglie, le cravatte.
Sotto il muschio, le medaglie.
Sotto il ramo, il contratto.
Io non sono il ruolo.
Io sono la radice.
E le radici spaccano il cemento.
Mi avete guardata.
Mi avete studiata.
Mi avete giudicata.
Ma non avete fatto niente.
Hai guardato anche tu.
Hai visto la maschera.
Hai visto la terra.
Hai visto me.
Ma non hai fatto niente.
🌱 La rivoluzione non si guarda. Si fa.
“Hai guardato anche tu” è un’esperienza interattiva che nasce da una riflessione sul sabotaggio sociale, sull’invisibilità del merito, e sull’osservazione silenziosa del potere.
Attraverso una sequenza di lexia, frammenti narrativi, lo spettatore è chiamato a scegliere se continuare a guardare. Ma ogni scelta è anche una non-azione. E alla fine, il sistema lo accusa: hai visto, ma non hai fatto niente.
L’immagine di sfondo, creata appositamente per La Papessa Production, rappresenta i “vicini-siepi”: figure mascherate da vegetazione, ma sotto vestite da banchieri, militari, commercianti. Osservano, giudicano, ma non agiscono. Come spesso accade nella realtà.
Questa installazione digitale è un invito a rompere il silenzio. A non limitarsi a guardare. A fare.