Hai guardato anche tu

“Hai guardato anche tu” è un progetto narrativo interattivo che mette lo spettatore di fronte alla propria complicità. Attraverso una sequenza di lexia, la voce di una donna sabotata dal sistema si fa denuncia, poesia e resistenza. Il giardino diventa teatro, le siepi diventano volti, e lo sguardo dello spettatore è chiamato in causa. Un’esperienza digitale che non si guarda soltanto: si vive.

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Uomini e donne incappucciati riuniti nella cappella di una caserma romana, vestiti che evocano diverse professioni. Scena rituale e segreta del potere mafioso.

📰 Bruciare un bosco per stanare una talpa

🎬 Estratto dalla sceneggiatura del film di finzione “Pentiti e Bottegai” – scritto da Alessandra Ravelli 📽️ La Papessa Production 🎬 Scena – Cappella votiva di San Giorgio, Caserma “Alessandro Negri di Sanfront”, Roma Interno giorno – Roma, quartiere Prati Dietro una porta laterale in ferro battuto della storica Caserma “Negri di Sanfront”, la cappella

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Lada 4x4 grigia in strada urbana, con vetri oscurati. All’interno si intravede un uomo dallo sguardo glaciale – Sergey – che osserva una finestra al secondo piano. Atmosfera tesa e silenziosa.

💣 “La Lada del Silenzio”

Martina Melanzoni è tornata a Camaiore. Il silenzio non la protegge: le urla del quartiere la marchiano come un colpevole, i campanelli suonano senza tregua. I siciliani gridano vendetta, ma sempre fingendo di non essere ascoltati.

E sulla strada, in una Lada 4×4 dai vetri illegali, Sergey osserva. Non è lì per salvare, ma per capire. La sua banda russa ha perso il controllo del quartiere. Le urla, le accuse, una donna che “vale meno del cacio bucato” hanno reso l’operazione impossibile.

“I siciliani sono impazziti.” “La CIA non sa più dove buttare i soldi.”

Sergey stringe il volante. I suoi occhi assomigliano a quelli di Roman Partizan. Martina non lo sa, ma ora è nel mirino. Non per punizione. Ma per utilità.

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Ritratto orizzontale di un uomo giovane in stile trap: t-shirt azzurro pavone, pizzo curato e codino. Espressione ambigua e urbana, in posa davanti a uno sfondo metropolitano sfocato.

🪫 La spedizione punitiva

Martina stringe il badge dell’hotel tra le dita, mentre fuori Parigi dorme sotto la pioggia. Non sa che nella sua nuova vita, il passato si è travestito da sogno. Il Gitano, seduttore, profilo umano costruito a tavolino, la guarda come se l’avesse scelta. Ma lui conosce già tutto: il suo primo pianto, la playlist notturna, il posto esatto dove si siede per sentirsi invisibile. Non è amore. È un’operazione sentimentale ad alto impatto, diretta da chi a Camaiore ha bisogno di spezzarla.

“Se la rompiamo ora, forse non ricostruisce più.”

E così, mentre lui prepara l’uscita teatrale, a Camaiore le bottiglie si infrangono sotto ciabatte consapevoli. È il rumore della vittoria. Il file è aggiornato. La ferita è stata consegnata. Martina non è più autonoma. È solo osservata meglio.

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Donna bionda con capelli mossi sbircia da dietro la tenda del balcone in un’atmosfera noir e drammatica.

Pentiti e Bottegai

Pentiti e Bottegai, sceneggiatura originale firmata La Papessa Production, mette in scena la storia di Anna, assistente sociale incaricata di seguire una famiglia sotto protezione. Attraverso accessi riservati e complicità istituzionali, Anna sconfina nel voyeurismo, nel controllo e nella manipolazione. La scena in cucina con i pentiti svela il potere ambiguo di chi osserva e rivela le contraddizioni tra giustizia, privacy e desiderio.

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Un uomo biondo, impeccabilmente vestito in abito blu petrolio, sorride di lato con un’espressione ambigua — a metà tra soddisfazione e controllo. Oltre il vetro: un acquario rotondo pieno di meduse rosa, fluttuanti in slow motion. Tra di esse, un assorbente igienico galleggia, più in alto delle altre, come se stesse cercando di emergere. La scena è satura di luce azzurra, con riflessi acquatici proiettati sul volto dell’uomo.

Taxpayers: Medusa di donna

Una breve sceneggiatura ambientata in un’America distopica galleggiante, dove meduse traslucide vengono usate per regolare le “deviazioni affettive” del comportamento umano femminile. Mentre il Presidente presenta con entusiasmo il progetto “Neuro-Ethica”, una donna e un mollusco neurale iniziano a divergere. “Taxpayers: Medusa di donna” è una riflessione satirica sulla normalizzazione dell’intimità, il bio-potere clinico e il nuovo sacro — sotto forma di silicio e tentacoli.

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Composizione teatrale con sfondo screpolato, un cappello texano abbandonato su un tavolo d’intelligence, accanto a un anello nuziale e una carta di credito tagliata a metà. L’atmosfera richiama il cinismo elegante delle trattative invisibili.

🩺 Episodio IV – Il Debito Nuziale

L’articolo, strutturato come una sceneggiatura cinematografica firmata La Papessa Production, svela la costruzione sistemica di un progetto di rieducazione femminile tramite strumenti geopolitici invisibili: debiti, manipolazione affettiva, esclusione occupazionale. Al centro, Gabriella: assente fisicamente, ma presente come bersaglio di una trattativa multilaterale. Tra bourbon, sigari e sadismo burocratico, si consuma la drammatizzazione della perdita di autonomia femminile in nome di un “amore garantito”.

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